S
ei anni di lavoro, 2,6mi-
liardi di investimento,
una potenza di gene-
razione elettrica pari a 2.200
megawatt. E’ la centrale a car-
bone (lignite) forse più gran-
de del mondo, inaugurata su-
bito dopo ferragosto. Roba da
terzo mondo, con gli abitan-
ti costretti a subire il ricatto
tra lavoro e salute? Macché,
la centrale si trova a Gre-
venbroich, città tedesca di 64
mila abitanti (come Savona)
nel Land dell’Alta Renania
- Vestfalia, vicino a Colonia.
Nella foto, con i maggiorenti
della Regione Nord Rhein c’è,
al simbolico “varo” della me-
gacentrale, la cancelliera An-
gela Merkel,
Il pulsante di avvio degli im-
pianti è stato premuto dalla
governatrice del Land, Hanne-
lore Kraft, che è alla guida di
una maggioranza rosso-ver-
de, composta dai socialde-
mocratici e dagli ecologisti:
“Oggi è una giornata partico-
lare non solo per la mia Re-
gione – ha commentato - ma
per la Germania intera per-
ché vengono garantite le for-
niture di energia per il Land e
l’intero Paese”. E’ stata anche
sottolineato il grande rilievo
dell’iniziativa sotto il profilo
della sostenibilità ambienta-
le. La tecnologia ultra super
critica utilizzata, che preve-
de l’uso di materiali speciali
in grado di sopportare condi-
zioni estreme di temperatura
e pressione, consente di incre-
mentare l’efficienza dei grup-
pi a carbone di oltre il 30% ri-
spetto ai vecchi sistemi e, di
conseguenza, riduce notevol-
mente le emissioni di anidri-
de carbonica per kilowattora
generato.
Uno studio dell’Associazione
tedesca delle industrie pro-
duttrici di energia (Bdew)
mette in evidenza che il Go-
verno di Berlino – a seguito
della decisione di abbando-
nare il nucleare - ha già auto-
rizzato la costruzione entro il
2020 di 69 centrali elettriche,
per una potenza complessiva
di 42 gigawatt (1 giga vale
1.000 megawatt) e un volu-
me di investimenti di oltre
60 miliardi; ulteriori 15 im-
pianti, inoltre, sono in fase di
progettazione. Nel dettaglio,
sono previsti 23 parchi eoli-
ci offshore e 10 centrali idro-
elettriche a pompaggio, ma
anche ben 29 nuove centrali
termoelettriche a gas e 17 im-
pianti a carbone. Su 69 nuove
centrali, dunque, ben 46 sfrut-
teranno fonti fossili.
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SAVONA IMPRESA
La locomotiva
tedesca
va a carbone
elettrici molto datati. Così in-
vece si parte con la copertura
dei parchi carbone, con la co-
struzione di un primo grup-
po ad alta affidabilità e con
l’Agenzia regionale per l’am-
biente che vigilerà perché le
emissioni non superino i limi-
ti previsti”.
Il via libera consentirà una ri-
duzione sensibile dell’inqui-
namento. La copertura dei
parchi carbone sarà attua-
ta entro il 2015 mentre l’av-
vio dell’attività dell’Osserva-
torio Salute-Ambiente potrà
dare risposte scientifiche a
istituzioni e cittadini. Varato
anche un programma di at-
tività di controllo con nuove
centraline, misurazioni co-
stanti della qualità dell’aria,
campionamenti e controlli a
camino, monitoraggio e anali-
si al microscopio a scansione
elettronica dei radionuclidi
eventualmente prodotti dal-
la centrale.
La Regione Liguria, in effet-
ti, ha già avviato una nuova
fase di controlli e monitorag-
gi intorno a Tirreno Power,
incaricando ufficialmente
Arpal di monitorare e valu-
tare l’impatto specifico cau-
sato dalla centrale. I tecnici
dell’Agenzia sono già al lavo-
ro sul sito per eseguire rile-
vamenti accurati correlando
fra loro diverse tipologie di
inquinanti e le loro ricadute
sulle varie matrici ambienta-
li. La raccolta di questi dati
sarà poi fondamentale per
poter misurare gli scosta-
menti dell’impatto ambien-
tale rispetto alla situazione
che potrà essere “fotografa-
ta” quando saranno a regime
i nuovi gruppi a carbone.
“Non possiamo dimenti-
care che si è anche aperta
un’importante partita eco-
nomica – ha aggiunto Bur-
lando -. Noi ci auguriamo
che per aziende radicate in
Liguria come Abb, Demont
o Ansaldo Energia ci sia
non solo lavoro per alcuni
anni, ma che le esperien-
ze maturate in Tirreno Po-
wer possano portare all’ac-
quisizione di know-how e
certificazioni “Comprendo
che abbiamo chiesto molto
a Vado Ligure – ha sotto-
lineato il presidente della
Regione Liguria -: piatta-
forma portuale e centrale
sono iniziative di estrema
complessità ma al tem-
po stesso hanno un enor-
me potenziale di sviluppo
che non può essere igno-
rato nel mezzo di una crisi
violentissima, con conse-
guenze occupazionali al-
larmanti e che ha proprio
a Vado Ligure uno dei suoi
epicentri”.
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