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re grandi lettere
bianche in campo
blu – GLF (Grandi
Lavori Fincosit) – affiancate
da un cartello su cui compa-
iono i nomi dei responsabili
del cantiere. E’ APM Termi-
nal Vado Ligure che ha preso
anche visibilmente in conse-
gna il tratto di costa, a fian-
co del pontile San Raffaele,
dove sono iniziati i lavori per
la realizzazione della piatta-
forma multipurpose che dal
2015 – secondo le tabelle di
marcia da tempo annunciate
– inizierà ad ospitare i conte-
nitori targati Maersk e gli at-
tracchi per rinfuse solide e li-
quide oggi attestati ai pontili
che si allungano nella rada di
Vado Ligure. Il cartello, siste-
mato agli inizi di settembre,
riguarda specificatamente i
lavori di primo lotto per la
realizzazione del nuovo ac-
costo Esso e per la modifica
dell’accosto Petrolig. Si tratta
di opere inserite in un crono-
programma studiato nei mi-
nimi dettagli e che prevede,
nelle fasi iniziali, il riposizio-
namento dei terminali rinfu-
sieri, in modo da non inter-
rompere la continuità del
servizio. Quando i nuovi ac-
costi saranno pronti si potrà
passare alla demolizione del
pontile Esso e del San Raffa-
ele, consentendo la messa in
opera del basamento della
piattaforma portuale.
Basamento che è costituito
dai grandi “cassoni” da im-
mergere che saranno co-
struiti in ambito portuale e
non nel cantiere Fincosit di
Multedo come previsto in
un primo tempo. Il Comitato
Portuale ha individuato per
l’insediamento dell’impian-
to in cui saranno realizzati
i 132 “cassoni” (mediamen-
te alti 20 metri, larghi più di
20 e lunghi circa 30 metri)
uno specchio d’acqua pres-
so la testata del molo di so-
praflutti. Altre aree, amonte
del viadotto sulla via Aurelia
in prossimità del faro di Capo
Vado, saranno utilizzate per
la sistemazione dell’impian-
to di prefabbricazione. Tut-
te aree che appartengono
al Comune di Bergeggi. Con
questa soluzione, tra l’altro,
il comprensorio savonese si
garantirà un incremento si-
gnificativo dell’occupazione
(circa 80-90 unità) .
Nel frattempo, con la con-
versione in legge del Decreto
Sviluppo, da parte del Sena-
to, è stato messo definitiva-
mente in sicurezza il finan-
ziamento della piattaforma
multipurpose di Vado Ligure,
i cui cantieri potranno quin-
di essere aperti, come pre-
visto, nel prossimo mese di
settembre.
Il finanziamento pubblico,
pari a 300 milioni di euro
su una spesa complessi-
va di 450 milioni (150 rap-
presentano la quota di cofi-
nanziamento che sarà resa
disponibile da AP Moel-
ler Maersk nell’ambito del
“project financing” che è alla
base dell’iniziativa portuale),
sarà garantito, come specifi-
ca l’articolo 15 della nuova
legge Crescitalia, utilizzan-
do risorse non spese, “che
saranno prioritariamente
destinate a coprire il finan-
ziamento di opere già pron-
te per essere rese cantiera-
bili e con priorità a quelle
che riguardano il settore dei
container”. In pratica è stato
come individuare la piatta-
forma multipurpose di Vado
Ligure e farne oggetto di un
decreto legge.
Con il progetto esecutivo
pronto, con i primi soldi del
Milleproroghe 2012 in cas-
sa e con il pagamento del-
le prime fatture, la strada
appare ora in discesa per il
più importante progetto di
sviluppo previsto dal Piano
regolatore Portuale, la cui
cantierizzazione era stata
autorizzata in sede di Con-
ferenza dei servizi e di Con-
ferenza Stato – regione già
nel giugno del 2010. Opera
su cui si sono concentrate le
aspettative di occupazione di
4.130 persone, in gran par-
te giovani e nella stragran-
de maggioranza giovani del-
la provincia di Savona, che
si sono pre-candidati ad uno
dei 650 posti di lavoro che
saranno originati, a regime,
dalle attività del terminal.
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Completato il finanziamento dell’opera, via ai lavori per spostare gli accosti rinfuse
Al terminal Maersk
sbarcano 300 milioni
Sopra, un rendering che definisce l’in-
gombro della piattaforma portuale a
lavori completati; in alto a sinistra,
i primi interventi in corso accanto al
pontile San Raffaele del TRI. A centro
pagina la rada di Vado Ligure, interes-
sata dalla nuova opera
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