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I
l porto di Savona inve-
ste 23 milioni di euro
per rilevare il pacchet-
to di controllo della socie-
tà Interporto di Vado Li-
gure (VIO) detenuto da Gf
Portem, società controllata
da Gf Group, il gruppo che
fa capo ai fratelli Raffaella
e Antonio Orsero, attual-
mente alle prese con una
importante operazione di
ristrutturazione del debi-
to accumulato nei confron-
ti delle banche e che am-
monta a circa 245 milioni
di euro. La vendita delle
quote di Interporto, strut-
tura logistica retroportua-
le la cui gestione non viene
più ritenuta “strategica” alle
attività verso cui è stato ri-
orientato Gf Group (impor-
tazione e distribuzione di
frutta) è finalizzata a soste-
nere l’ipotesi di accordo con
gli istituti di credito.
La partecipazione di GF
Group nel centro intermo-
dale alle spalle delle ban-
chine vadesi vale oggi il
64% del capitale sociale di
VIO. Il centro intermoda-
le di Vado Ligure occupa il
grande capannone che ne-
gli anni Settanta ospitava lo
stabilimento automobilisti-
co Fiat rilevato dagli Orsero
nel 2008 acquisendone l’in-
tera proprietà dal gruppo
Pacorini di Trieste. Succes-
sivamente Gf Portem ave-
va ceduto parte delle quo-
te (28%) ad Autostrada dei
Fiori Spa, controllata dal
gruppo Gavio e parte (8%)
all’Autorità Portuale di Sa-
vona Vado Ligure. L’Autho-
rity era entrata nella socie-
tà dell’Interporto agli inizi
del 2009 versando 2 milio-
ni di euro: il trasferimento
delle quote dal gruppo Or-
sero era avvenuto allo stes-
so prezzo di acquisto, senza
alcuna maggiorazione.
La decisione di salire al
72% del capitale è stata
presa dal ComitatoPortuale
all’unanimità, a conclusione
di approfondite valutazioni.
L’intervento dell’Authority
va letto - come ha sottoline-
ato il presidente Gianluigi
Miazza – non come un in-
diretto sostegno al Gruppo
Orsero ma come un’ope-
razione indispensabile per
poter garantire la prose-
cuzione dell’attività di una
struttura logistica già oggi
strategica ma il cui ruolo è
destinato a diventare fon-
damentale quando entrerà
in funzione la piattaforma
contenitori Maersk.
VIO, interporto tra i ven-
tiquattro di rilevanza na-
zionale in Italia e inserito
dall’Unione Europea nel
2013 nell’elenco dei “nodi
core”, ovvero gli elemen-
ti centrali della rete Tran-
seuropea di trasporto verso
centro e nord dell’Europa,
riveste un ruolo fondamen-
tale nelle iniziative di com-
pletamento del progetto
per la realizzazione della
piattaforma multipurpose
nel bacino portuale di Vado
Ligure Una volta entrata in eser-
cizio, la piattaforma - che
sarà gestita da APM Ter-
minal Vado Ligure, brac-
cio operativo terminalisti-
co del colosso danese - non
solo garantirà un traffico
container, a regime, di 850
mila TEU con 650 posti di
lavoro diretti, ma raggiun-
gerà volumi di traffico tali
da portare il Porto di Sa-
vona tra quelli di primaria
importanza comunitaria.
La presenza dell’Interpor-
to nelle aree adiacenti con-
sentirà poi di accedere alla
parte cospicua di fondi UE
destinati al completamen-
Spazi vitali per il porto
L’Authority acquista dal Gruppo Orsero le aeree alle spalle del terminal Maersk