P
riorità? “Svoltare. E
per farlo risulta neces-
sario un nuovo proces-
so produttivo”. Lo diceMonica
Giuliano lasciando alle spalle
la sua prima estate da sinda-
co di Vado Ligure. La guida
del municipio vadese, candi-
data a diventare da metà ot-
tobre presidente della nuo-
va Provincia savonese, non
ci gira intorno: “Vado sta vi-
vendo la crisi occupaziona-
le più grave dal dopoguerra.
Non è solo un problema lega-
to a Tirreno Power, l’emer-
genza riguarda l’intero tes-
suto sociale con una tragicità
specifica sulle piccole e me-
die imprese”. Parla di una si-
tuazione che riguarda l’intero
comprensorio e tutto il Savo-
nese, l’esponente del Partito
Democratico. La Provincia di
Savona seppur con una nuo-
vo assetto dovrà rappresen-
tare proprio il collante unico
tra le decine di municipalità e
la Regione, anche in direzione
del governo centrale: “Perché
funzioni dovremo essere bra-
vi noi amministratori”.
Ma prima ancora di verifica-
re i risultati del nuovo ente
recentemente costituito, Mo-
nica Giuliano invoca un altro
modello di sviluppo econo-
mico. Sottolinea quanto ap-
pare evidente: “Non spetta a
un’amministrazione comuna-
le inventare piani energetici,
la materia è tutta del gover-
no italiano. Ma, noi, viviamo
quotidianamente il territorio
e riteniamo che sia necessa-
rio puntare in maniera priori-
taria sul porto. Il nostro scalo,
in continua espansione, dovrà
essere centrale per contrasta-
re un gravissimo disagio so-
ciale causato da una disoccu-
pazione ai massimi storici”.
Le ultime settimane, a caval-
lo tra estate e autunno, su
quel fronte hanno registrato
il mandato attribuito dal co-
mitato portuale al presidente
dell’Authority, Gianluigi Miaz-
za, per acquistare le aree del
Vio, il retroporto di Vado che
fa capo alla famiglia Orsero.
L’investimento dovrà esse-
re “certificato” dalla Corte
dei Conti. Aspettando il pa-
rere tecnico, però, il sindaco
non ha dubbi: “Ho registrato
opinioni differenti. Personal-
mente, ritengo questa strate-
gia molto positiva. Considero
un bene che il soggetto pub-
blico vigili su una zona stra-
tegica per il futuro dello sca-
lo prevedendo di definirne
nuovi aspetti anche alla luce
della piattaforma Maersk” di-
chiara Monica Giuliano. Tut-
tavia la prima cittadina vade-
se pone l’accento senza sosta
al dramma delle piccole e me-
die imprese: “E’ lì che vivia-
mo una criticità senza fine, i
problemi coinvolgono sem-
pre più famiglie e un nume-
ro spropositato di giovani.
A fare notizia sono spesso i
grandi gruppi, ma la nostra
economia è basata anche su
piccoli numeri oggi alle pre-
se con straordinarie criticità.
E’ questo il settore d’inter-
vento più urgente per il go-
verno guidato da Matteo Ren-
zi”. Giuliano sostiene che solo
nuove riforme, reali e di so-
stanza, possono far ripartire
il mondo del lavoro: “La crisi
dell’industria si è abbattuta
ovviamente sui consumi e le
difficoltà, a Vado Ligure, han-
no riguardato pure i grandi
centri commerciali tanto nel
settore alimentare quanto in
quello dell’abbigliamento”.
Attendendo i provvedimenti
romani, scatta da qui il primo
appello già in vista delle ele-
zioni regionali di primavera:
“Chiunque si candidi per gui-
dare la Liguria sappia che a
Vado Ligure c’è necessità di
lavoro. Subito. Nessuno ha la
bacchetta magica, ma a que-
sto territorio serve coraggio e
vicinanza della politica. Inevi-
tabile accompagnare il nostro
Comune in processi che risul-
tano delicati come mai in pas-
sato. E poi chi ha la respon-
sabilità per decidere deve
mettere in campo concretez-
za d’azione in tempi rapidi”.
SAVONA IMPRESA
10
“Dobbiamo puntare sulle
opportunità offerte dalle attività
portuali per superare una crisi
produttiva e occupazionale senza
precedenti che ha colpito piccole e
grandi aziende”
Monica Giuliano racconta i primi mesi da sindaco
“Vado è immersa
nel dramma sociale”