L
’auspicio è stato lancia-
to direttamente dall’as-
sessore allo sviluppo
economico di Regione Liguria,
Edoardo Rixi: “Ci aspettiamo
molte manifestazioni di inte-
resse di investimento. Il pro-
getto di riconversione e ri-
qualificazione industriale che
abbiamo elaborato con il grup-
po di coordinamento del ter-
ritorio e con Invitalia ha come
obiettivo il rilancio delle zone
del Savonese e della Valle Bor-
mida, interessate dalla crisi
di grandi gruppi industriali, e
promuovere così l’attrazione
di nuovi investimenti, riqua-
lificare le attività economiche
esistenti e ricollocare gli addet-
ti, oggi in cassa integrazione.
Con l’apertura della call com-
piamo un ulteriore passaggio
verso la sottoscrizione dell’ac-
cordo di programma che com-
prende risorse e strumenti
nazionali definiti anche in re-
lazione agli esiti della stessa
call. Parallelamente, la Regio-
ne sarà pronta ad attivare ulte-
riori misure per massimizzare
l’impatto sull’area. L’auspicio
mira alla sottoscrizione dell’ac-
cordo entro l’anno e quindi ad
avere progetti finanziabili nella
prossima Finanziaria”. Nell’at-
tuazione del Progetto di Ri-
conversione e Riqualificazio-
ne Industriale dell’area di crisi
industriale complessa di Savo-
na (PRRI), sono previsti incen-
tivi a favore dei beneficiari del-
le agevolazioni che prevedono
di occupare lavoratori afferenti
a uno specifico bacino di riferi-
mento.
Le impre-
se italiane o
estere inte-
ressate ad accogliere il pre-
sente invito possono ricevere
eventuali chiarimenti formu-
lando apposita richiesta alla
mail rilancio
savona@invitalia.
it
. Invitalia organizzerà incon-
tri di approfondimento anche
su indicazione del Mise e della
Regione Liguria con le imprese
che avranno manifestato inte-
resse. La presentazione della
domanda non comporta alcun
obbligo nei confronti del Mise,
della Regione Liguria o di In-
vitalia. I 32 siti già individuati,
di proprietà pubblica e di una
trentina di aziende, sono già in-
seriti nel database di Invitalia
che ha quindi una “mappa” con
1milione e 280milametri qua-
drati a disposizione. Rientrano
nella lista, tra gli altri “conte-
nitori”, gran parte dell’insedia-
mento della centrale Tirreno
Power di Vado Ligure - Quilia-
no dismesso con l’abbandono
della produzione a carbone,
l’ex Ferrania e l’area Pertite in
Val Bormida.
La costruzione della piattafor-
ma contenitori vadese potreb-
be attirare imprese di logistica
e meccanica, ma l’opportunità
potrebbe essere colta anche da
aziende già operanti sul terri-
torio con l’obiettivo di usufrui-
re degli incentivi. Disponibilità
degli uffici dell’Unione Indu-
striali di Savona e fiducia nel-
lo strumento vengono ribadite
dal direttore dell’Associazione,
Alessandro Berta: “L’area del
Savonese rappresenta uno dei
principali poli economici del-
la Liguria. In termini di popo-
lazione costituisce la seconda
provincia. Il peso demografi-
co si traduce in un altrettanto
forte peso economico, soprat-
tutto facendo riferimento alle
aree tradizionalmente a vo-
cazione industriale. La volon-
tà traguarda a obiettivi fonda-
mentali. Questi sono: la ripresa
delle attività industriali, la sal-
vaguardia dei livelli occupazio-
nali, il sostegno dei programmi
di sviluppo, l’attrazione di nuo-
vi investimenti, la riqualifica-
zione e recupero ambientale”.
A livellonazionale, l’esperienza
di Savona si inserisce al fianco
di altre aree di crisi comples-
sa già attive. Tra queste Rieti,
Piombino, Livorno, Gela, Ta-
ranto, Trieste, Venafro-Cam-
pochiaro-Bojano, Val Vibrata-
Valle del Tronto
Piceno, Terni-Nar-
ni, Frosinone e
Termini Imerese.
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Area di crisi: 130 ettari
in attesa di investitori
Il rilancio industriale potrà essere favorito dai forti incentivi previsti dalla legge
Le aree della Valle Bormida
e del comprensorio vadese
sono, assieme a quelle di
Villanova d’Albenga, inserite
tra quelle da incentivare
nell’ambito del progetto di
riconversione