A
rea di crisi complessa
del Savonese: è il mo-
mento di mettere le
carte sul tavolo. Scade alle 12
del 26 ottobre il tempo utile
per presentare lemanifestazio-
ni di interessenonvincolanti ri-
volte a investimenti nell’area di
crisi industriale di Savona. Alla
“chiamata alle armi” delle im-
prese occorre rispondere me-
dia
e dell’ap-
posi
ltabile sul
sito
. E’ questo
il so
della defi-
nizi
eiprogetti
diriconversioneeriqualificazio-
nechehapromossounacall per
rilevare i fabbisogni di investi-
mento delle imprese.
L’ambito geografico dell’area di
crisiindustrialecomplessadiSa-
vona coincide con il territorio
dei comuni del Sistema Locale
del Lavoro di Cairo Montenot-
te - Altare, Bardineto, Bormida,
Cairo Montenotte, Calizzano,
Carcare, Cengio, Cosseria, Dego,
Giusvalla, Mallare, Millesimo,
Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana
Crixia, Plodio e Roccavignale -,
il comprensorio vadese - Vado
Ligure e Quiliano - e Villanova
d’Albenga. Le manifestazioni
di interesse devono riguardare
iniziative imprenditoriali da lo-
calizzare nell’area di crisi indu-
strialecomplessa,finalizzatealla
realizzazione di programmi di
investimento e connessi a pro-
grammi occupazionali.
Aggiunge il direttore dell’U-
nione Industriali di Savona,
Alessandro Berta: “La nostra
struttura è a disposizione per
qualsiasi informazione e per
l’assistenza legata alla compi-
lazione delle proposte di mani-
festazione di interesse”. Fermo
restandochequestaprima“call”
non comporta impegni vinco-
lanti e lamancatadomandanon
pregiudica la partecipazione al
bando che verrà emanato pre-
sumibilmente a gennaio 2018.
T R I M E S T R A L E D E L L’ U N I O N E I N D U S T R I A L I D E L L A P R O V I N C I A D I S AV O N A
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N.3 2017 - euro 2,30
a pag 8 e 9
In piedi
su robuste
stampelle
a pag 3
L’area di crisi e il terminal di Vado
L
a prima portacontenito-
ri è attesa al nuovo ter-
minal di Vado Ligure per
l’inizio di primavera 2019. La
previsione è di Paolo Cornet-
to, amministratore delegato
della società che è oggi a tutti
gli effetti una “joint” tra Maer-
sk (50,1%) e i cinesi di Cosco e
Qingdao(insieme49,9%).Dopo
mesi passati “in trincea”, aspet-
tando i pronunciamenti sul-
la variante in corso d’opera al
progetto esecutivo dell’opera
dapartedel TarLiguria (ricorso
di Italia Nostra) in
sede giurisdizionale
e del Consiglio Superiore
dei Lavori Pubblici, in sede tec-
nica, il fatto stesso che sia stata
la società terminalista a indica-
redateepercorsodell’iniziativa
sta a testimoniare che la strada
appareoggiindiscesa,enonera
un risultato scontato, anzi.
Significa, anche, che il fronte im-
prenditoriale, politico e sociale
savonese, nonostante abbia at-
traversato e stia ancora attra-
versando un periodo di grandi
crisi – da
quella econo-
mica e occupaziona-
le alla inevitabile caduta di
rappresentatività con l’indebo-
limento strutturale dell’Ammi-
nistrazioneprovincialee laper-
dita di autonomia dell’Autorità
portuale–ha comunque saputo
mantenere la rotta tracciata in
anni più semplici ed a conser-
vare concreteopportunitàdi ri-
salita e crescita per il territorio.
Paolo Cornetto ha confermato
anchegliassetoccupazionalidel
terminal, che a regime conterà
su 400 addetti diretti, ai quali si
aggiungeranno sia i lavoratori
dellaCompagniaPortualeinnu-
meroancoradadefiniremame-
diamente non lontani da quota
200, siaun rilevante indottoge-
nerato dai più svariati servizi.