SavonaImpresa - page 1

T R I M E S T R A L E D E L L’ U N I O N E I N D U S T R I A L I D E L L A P R O V I N C I A D I S AV O N A
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Chiuso in redazione il10ottobre2018
N.3 2018 - euro 2,30
S
arà affidata al presiden-
te di Confindustria, Vin-
cenzo Boccia, la chiusura
dell’assemblea dell’Unione
Industriali di Savona orga-
nizzata dall’associazione nel
pomeriggio del 14 novem-
bre presso la Sala della Sibil-
la all’interno del Complesso
Monumentale del Priamàr.
“Infrastrutture per imma-
ginare, creare e crescere.
Agenda per una economia
sostenibile” è il titolo dell’e-
vento che sarà avviato dal
presidente dell’associazione
savonese. Lo stesso Enrico
Bertossi sarà preceduto dai
saluti del sindaco della città
capoluogo, Ilaria Caprioglio,
e dall’intervento di Simone
Valente, sottosegretario alla
presidenza del Consiglio.
Successivamente, il pome-
riggio prevede la relazione
di Luigi Serra, vicepresiden-
te esecutivo dell’università
Luiss “Guido Carli”, sul tema
“L’ecosistema per l’innova-
zione e le sue variabili: oltre
il sogno, l’idea e il proget-
to”. Nel cuore dell’appun-
tamento, la tavola rotonda
“Fuori dal guado: visione,
strategie, politica” con l’in-
troduzione e moderazione
a cura del giornalista Oscar
Giannino. Si confronteran-
no sul tema la guida degli
industriali savonesi, Enrico
Bertossi, il presidente della
Piccola Industria di Confin-
dustria, Carlo Robiglio, il vi-
ceministro alle infrastruttu-
re e trasporti, Edoardo Rixi,
e il presidente della Came-
ra di Commercio Riviere di
Liguria, Luciano Pasquale.
Trarranno le conclusioni il
presidente di Regione Ligu-
ria, Giovani Toti, e il nume-
ro uno di Confindustria. La
sintesi del direttore Ales-
sandro Berta: “Momento de-
licato per l’economia nazio-
nale e ancor più per
il nostro territorio.
Quanto successo
il 14 agosto pesa
su molti scena-
ri tuttora
aper-
ti.
Senza piangerci addosso,
come insegna la cultura
confindustriale, ma con
realismo e determina-
zione, tracceremo l’im-
mediato futuro per chi
fa impresa in provin-
cia con una lista
di priorità per il
governo regio-
nale e nazio-
nale”.
Agenda Savona in Assemblea
Bertossi: rischio isolamento
I
l drammatico crollo del
ponte “Morandi” del 14
agosto è una ferita anco-
ra aperta che colpisce la città
di Genova e tutta la Liguria. Il
grido d’allarme rivolto dagli in-
dustriali savonesi alle istituzio-
ni mira ad azioni effettuate con
urgenza per ripristinare i colle-
gamenti, scongiurare il rischio
che il ponente resti ulterior-
mente isolato. Enrico Bertos-
si, presidente dell’Unione Indu-
striali di Savona, riconosce gli
sforzi di Genova, della Regione
e dell’esecutivo nazionale. “A
nome delle imprese del terri-
torio savonese, ringrazio il pre-
sidente della Regione e il sin-
daco di Genova per l’enorme
impegno profuso nell’affron-
tare le problematiche insorte
a seguito alla tragedia, e anche
il governo per aver provveduto
a porre a disposizione le som-
me necessarie ai primi e urgen-
ti interventi e aver simbolica-
mente fatto sentire la propria
vicinanza alla Liguria con le se-
dute di Consiglio dei ministri
tenute a Genova”.
Ora, però, quale la priorità?
“La soluzione della frattura tra
il ponente e Genova è un tema
che non riguarda, purtroppo, il
solo capoluogo, ma l’economia
di tutta la Liguria centro occi-
dentale e il Paese stesso, oltre
che la sua credibilità verso gli
operatori, anche esteri. Ci unia-
mo all’appello del presidente
di Confindustria Genova inme-
rito all’esigenza di procedere,
nel più breve tempo possibile,
attraverso gli strumenti giuri-
dici e operativi che il Governo,
insieme con la Regione riterrà
i più opportuni, alla ricostru-
zione della connessione tra la
Liguria occidentale e il suo cen-
tro. Ma bisogna correre, corre-
re, correre”.
Quali le principali conseguenze
sul savonese?
“Il sistema portuale Genova -
Savona è il principale nodo lo-
gistico del nord-ovest. Seppur
i danni diretti abbiano avuto
conseguenze sul capoluogo,
con danni indiretti per le atti-
vità manifatturiere e portua-
li genovesi da attendersi nei
prossimi mesi, anche il ponen-
te manifatturiero, genovese e
savonese, e gli scali di Savona
e Vado Ligure rischiano di pa-
gare, amedio termine, un enor-
me prezzo in termini di perdita
di competitività. Ogni proble-
matica che si verifichi sul nodo
infrastrutturale genovese ha
automatico riflesso sulle atti-
“Una ferita
da chiudere
senza ritardi”
Segue a pag. 8
Mercoledì 14 novembre sul Priamàr con il presidente Boccia
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