U
n altro pezzo di storia
industriale sen’èanda-
to con la demolizione,
a Bragno, della linea sospesa
di arrivo e scarico dei vagonet-
ti che da oltre cento anni tra-
sferiscono in Valle Bormida il
carbone e le altre rinfuse soli-
de sbarcate nel porto di Savo-
na. Era stata costruita insieme
all’impianto originario delle
Funivie tra il 1910 e il 1912, ed
è stata abbattuta per fare spa-
zio alla costruzione delle co-
perture dei parchi di stoccag-
gio delle rinfuse.
Compostadaun colonnato lun-
go 400 metri e alto 15, la linea
era stata dismessa nel 2013 in
previsione dei lavori di coper-
tura. Per la demolizione sono
statenecessarieventimicro ca-
richedi esplosivoperpilone. La
demolizione è stata realizzata
daun’impresa specializzata, in-
caricatadall’appaltatore, un’as-
sociazione temporanea di im-
prese composta da consorzio
Arcale, NBI eSartori Tecnologie
(gruppo Astaldi).
“I lavori di copertura – ha spie-
gato Paolo Cervetti, ammini-
stratore delegato di Funivie
Spa – sono parte della conven-
zione con il Ministero dei Tra-
sporti che sostiene l’attività
dell’azienda, che opera come
ferrovia pubblica in concessio-
ne. La copertura, migliorata ri-
spetto al progetto originario,
completerà l’iter di ambienta-
lizzazione che ha già visto im-
portanti investimenti presso
il porto di Savona e presso la
confinante Italiana Coke. Que-
sto nuovo progetto consentirà
di ampliare l’offertadi servizi di
Funivie, in mercati in costante
evoluzione.”
La linea demolita guarda il ver-
santedi CairoMontenottedove
sarà costruita la prima parte
della copertura, dotata di na-
stri trasportatori interni, che
si estenderà per circa 20 mila
metri quadrati. Esiste una se-
conda linea sospesa, mantenu-
ta in funzione, sull’altro latodei
parchi di stoccaggio. Dopo lo
stop dovuto a un contenzioso,
i lavori di copertura dei parchi
di stoccaggio sono stati ricon-
segnati nel giugno 2017, sotto
ladirezionedell’ingegnerFeno-
glio di Cairo Montenotte.
I lavori sono finalizzati ad una
migliore compatibilità ambien-
tale nelle zone limitrofe, grazie
alla riduzione dell’esposizio-
ne alle polveri del parco funi-
viario. “Abbiamo dato un forte
segnale, dimostrando che sarà
attuato un rilevante program-
ma di ambientalizzazione delle
Funivie, già realizzato nel por-
to di Savona – ha aggiunto Pa-
olo Cervetti -. I depositi coperti
potranno contenere sino a 350
mila tonnellatedi rinfusedadi-
stribuire ai vari clienti destina-
tari del servizio”.
M
igliorano i conti se-
mestrali di Italiana
Coke. La società cai-
rese, in regime di concordato,
ha recentemente depositato in
Tribunale la relazione sulla ge-
stione nel periodo luglio – di-
cembre2017, da cui emergeun
margine operativo lordo (Ebit-
da) positivo per circa unmilio-
ne di euro, in sostanziale mi-
glioramento rispetto al primo
semestre dell’anno, quando il
margine si era attestato intor-
no ai 100 mila euro.
Il contoeconomico– spiegauna
nota della società – continua a
essere penalizzato dalla rile-
vantemoledegli ammortamen-
ti legati alle opere di ambien-
talizzazione realizzate e non
ancora coperte dall’erogazione
del prestito agevolatodelmini-
sterodelloSviluppoEconomico
e anche da un ridotto margine
di profitto che, pur superiore al
30%, non è ancora sufficiente a
causa della concorrenza delle
imprese europee che produco-
no coke in Polonia.
“Stiamo andando nella direzio-
ne giusta – osserva Paolo Cer-
vetti, amministratore delegato
delle società del Gruppo Italia-
na Coke -, anche se non con la
velocità auspicata. Il mercato
mostra finalmente segnali di
consolidamento della tenue ri-
presa osservata mesi orsono, e
il cambio euro/dollaro è final-
mente più favorevole. Contia-
monella collaborazionedi tutte
le parti coinvolte per giungere
finalmente all’erogazione del
prestito del ministero e poter
così accelerare il processodi ri-
sanamento”.
Le società controllate (Funivie
eTerminal Alti Fondali Savona)
sono in sostanziale equilibrio,
nonostante volumi non anco-
ra ideali di merce trasportata,
dovuti alla crisi di settore. Ita-
liana Coke, sottolinea la nota
aziendale, ha onorato gli impe-
gni con fornitori e dipendenti,
e il rischio di cambio dollaro/
euro è stato sterilizzato attra-
verso strumenti innovativi.
Grazie alla responsabilità dei
dipendenti e dei sindacati è
stato possibile erogare i premi
di produttività pregressi e assi-
curare la loro corresponsione
sino al 2019.
Da luglio a dicembre 2017 Ita-
liana Coke ha operato con 82
sfornamenti medi al giorno e
in questi primi mesi del 2018
ha finalmente impostato il livel-
lo produttivo previsto dal pia-
no (88 sfornamenti), per sod-
disfare la crescente domanda
di coke. I dati vedono un incre-
mento delle vendite all’estero
(soprattutto extra Ue) che rap-
presentano oggi il 74%del fat-
turato totale. Inoltre, il fatturato
dei sottoprodotti fa registrare
un incremento rispetto al pre-
cedenteesercizio, così come l’e-
nergia elettrica generata e ven-
duta, chebeneficiadi unprezzo
migliore.
Infine, la società è in procin-
to di definire due importanti
partite: un contratto di lungo
termine, per assicurare sboc-
co alla produzione che incre-
menterà ancora, e la chiusura
di un contenzioso in Francia i
cui esiti – non previsti dal pia-
no – dovrebbero generare un
valore di circa 2 milioni. Nel
secondo semestre del 2017
è inoltre proseguita l’attività
finalizzata all’erogazione del
prestito agevolato del mini-
stero dello Sviluppo Econo-
mico, da tempo dovuto a Ita-
liana Coke per gli investimenti
ambientali effettuati. La con-
clusione dell’iter per l’eroga-
zione dei 18,1 milioni previ-
sti ha subito rallentamenti di
varia natura.
11
Cairo, demolito
il terminal
centenario
delle Funivie
Migliorano i conti di Italiana Coke,
pesano gli investimenti ambientali
In alto la linea sospesa delle
Funivie durante le operazioni
di abbattimento; a lato veduta
degli impianti di Italiana Coke
a Bragno (Cairo Montenotte)