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idurre i danni alle per-
sone e alle cose dovu-
ti agli allagamenti. E’ il
proposito che insegue la sfida
targata StopFlood, un sistema
anti alluvione ideato dai fratel-
li Vaccari già leader nel settore
dei mattoni per l’edilizia e suc-
cessivamenteprotagonistidella
sfida della discarica sostenibile
di CairoMontenotte conosciuta
come La Filippa. Oggi unnuovo
investimento con il contributo
di PietroMisurale, affermato in-
gegnere idraulico. L’ambito è
quello della prevenzione degli
allagamenti rapidi e improvvisi,
fenomeno in costante aumen-
to attraverso l’intera Europa.
Tutto con conseguenze spesso
disastrose. Nasce da qui l’idea
della neonata società: “Abbia-
mo riunito competenze inge-
gneristiche e industriali per ri-
volgerci alle aziende, agli enti
pubblici e ai privati con speci-
fichebarriere antiallagamento”
spiega Carlo Vaccari, ammini-
stratore unico del gruppo. Un
progetto basato unicamente
sull’energia dell’acqua in cui i
sistemi anti alluvione si solle-
vano da soli senza l’intervento
umanoe senza elettricità anche
in presenza di pochi centimetri
d’acqua. Le barriere proteggo-
nodagli allagamenti grazie aun
sistema semplicee sicuro, basa-
tosul principiodei vasi comuni-
canti e sul principiodi Archime-
de. “Una griglia, un pozzetto o
entrambi, a seconda del tipo di
presidio antialluvione o di bar-
riera antiallagamento, intercet-
tano l’acqua. Quando l’evento
piovoso diventa più intenso,
viene bloccata più acqua ri-
spetto a quella che viene scari-
catanelle acquebianche. Scatta
l’emergenza e si attiva automa-
ticamente il sollevamento del-
le barriere. Parte un lampeg-
giante, un avvisatore acustico
e, opzionalmente, un’allertaalla
protezione civile. A emergen-
za finita lebarriere anti alluvio-
ne ritornano automaticamente
nella loro sede iniziale” spiega
Vaccari, all’interno dello stabi-
limento cairese dove vengono
testati i due presidi Stopflood.
Durante le ultime settimane è
arrivata la terza soluzione che
affiancherà i due prototipi già
definitivi: Vertical e Lateral.
Progetti pensati per essere du-
revolineltempoconunamanu-
tenzione limitata. “Inoltre, li de-
finiamopure sostenibili poiché
non creano nessun pre-
giudizio alle future gene-
razioni” sottolineano i progetti-
sti. Nessun tipodi energiaviene
usata per il loro meccanismo,
solo la forza dell’acqua. Non
hanno impatto visivo al di fuo-
ri della fase emergenziale. Ri-
sultano leggeri ma con grande
resistenzameccanica, si oppon-
gono all’impeto delle piogge e
agli oggetti da esse trascinati
risultando carrabili anche con
mezzi pesanti. “Nello specifico
il modello Vertical è pensato
per nuovi progetti urbani op-
pure per centri commerciali,
presidi industriali, arginature
fluviali e torrentizie, box, me-
tropolitane. Lebarriere sonoal-
loggiate inunavasca interratae
si sollevanoverticalmente. L’al-
tezza standard è di 500, 1000 o
1500 millimetri. La lunghezza
è variabile senza moduli stan-
dard. Prevedono uno scavo di
700 millimetri oltre all’altezza
del varco che si vuole proteg-
gere. Invece, le barriere Late-
ral sonopensateper l’esistente,
quando le realizzazioni sonogià
compiute all’internodi borghi e
centri abitativi. Trovano impie-
go per difendere sotto servizi o
impedimenti che non consen-
tono uno scavo adeguato. In-
fatti la vasca di contenimento
è installata internamente con
uno scavo di 500 millimetri e
le barriere si sollevano lateral-
mente. L’altezza e la lunghez-
za sono variabili senza moduli
standard” sottolinea CarloVac-
cari. L’ultima introduzione in-
vece porta il nome di Slim: in-
teramente progettato dal team
interno di Ricerca e Sviluppo,
risulta simile alla Vertical, ma
è più sottile e richiede una pro-
fondità meno impegnativa. Re-
alizzato interamente in accia-
io si presta per negozi o piccoli
varchi perché occorrono inter-
venti murari contenuti. Nessu-
na pretesa di evitare le alluvio-
ni. Certezza chemitigare i danni
sia possibile con uno sguardo
che va pure oltre il mercato na-
zionale: “E la convinzione resta
legata al fatto di proporre un
progetto economico in cui l’in-
vestimento risulta certamente
inferiore ai danni provocati da
una bomba d’acqua mai pre-
ventivabile”. Stopflood.
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I fratelli Vaccari hanno ideato un
sistema di barriere in grado di fre-
nare la violenza delle acque. Un
progetto che a conti fatti costa
poco ma può evitare danni di gran-
de entità. A centro pagina l’ eco-
discarica della Filippa
Sistema anti alluvione messo a punto dai gestori della Filippa
Stop agli allagamenti
con le barriere alzate