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U
n grande successo. È
la definizione di Gior-
gio Blanco relativa al
completamento della nuova
struttura targata Savona Ter-
minal Auto che può ospitare
fino a 2500 vetture più un’am-
pia superficie al piano zero de-
stinata aimezzi pesanti. Quello
che si erge all’interno del por-
to di Savona, immediatamente
adiacente alla banchina, risul-
ta un investimento da 7 milio-
ni di euro per una superficie
calpestabile di 42 mila metri
quadrati.
“Sono presenti tutti i comfort
per stoccare con velocità e in
sicurezza le auto e i trailer. Qui
vengono ri-
s p e t t a t i
i moder-
ni cano-
ni dell’o-
peratività
l o g i s t i c a
portuale”
spiega il
presidente
della socie-
tàdel Grup-
poGrimaldi
che acco-
glie, a Sa-
vona,mezzi
provenienti
dalla Spa-
gna come
Volskwa-
gen, Seat, Audi, Ford senza di-
menticare le Maserati all’im-
barcoonuovi brandchepresto
potrebbero affacciarsi sotto la
Torretta: “Prossimi arrivi? Lo
spero, ma la tipica scaraman-
zia dell’uomo di mare impone
prudenza”.
Il rispetto delle tempistiche
previste, dopo 15 mesi di can-
tiere, intanto, ha consentito
l’addioagli spazi vadesi: “E’ sta-
ta, quella, unaparentesi seguita
ai grandi disagi postmareggia-
ta. Ringraziamo Apm Termi-
nals per l’ospitalità concessa,
ma oggi SavonaTerminal Auto
ha piena operatività all’inter-
no di questi spazi” prosegue
Giorgio Blanco. Il presidente
della società, oggi controllata
dal Gruppo Gri-
maldi, ringrazia
le autorità isti-
tuzionali per
il supporto di-
mostrato in tut-
te le complesse
procedure bu-
rocratiche, tut-
tavia, nell’inter-
no del processo
di unificazione
portuale tra Ge-
nova e Savona
calato dall’alto,
non cancella le
proprie convin-
zioni.
E precisa: “Il te-
orema del pic-
colo è bello risulta, in questo
caso, ancora valido. Intendo
dire con questo che la nostra
realtà non deve dimenticare le
proprie specificità, caratteristi-
che che hanno fatto dello scalo
un’eccellenza italiana. Qualità
indiscusse chedobbiamo tene-
reamenteepotenziare, nondi-
sperdere, al fianco degli amici
genovesi”.
In ogni caso, la soddisfazione
per un percorso pienamente
lineare rispetto alle aspettati-
ve della vigilia viene riassun-
ta anche da Giampaolo Bagna-
sco, amministratoreEmi: “Aver
completato un’opera del gene-
re su tre piani per noi è moti-
vo d’orgoglio, tanto più perché
la nostra è un’impresa savone-
se. Certamente, la mareggiata
di fine ottobre ha causato di-
sagi a tutti i terminalisti e a
qualsiasi operatore portuale.
Noi abbiamo sopperito, giun-
gendo a compimento dell’iter
nei tempi previsti, grazie a un
progetto chiaro e a una buona
capacità di adattamento unita
a una forte collaborazione con
il cliente”.
Per chi, come la famiglia Ba-
gnasco, vanta innumerevoli
cantieri disseminati su tutto
il nord ovest, con un’attenzio-
ne specifica in questi mesi alle
opere sotto il Ponte Morandi
del capoluogo ligure, sicura-
mente, la sfida del porto di Sa-
vona segna qualcosa di unico:
“Lavorare inunambiente simi-
le costituisce un’esperienza a
parte. Qui arrivanouna grande
quantità di bisarche ogni gior-
no, va costruita una pianifica-
zione specifica anche in tema
di entrataeuscitamezzi. Tutta-
via, esiste una tranquillità e si-
curezza di operazioni non raf-
frontabile con l’esterno. Simili
cantieri rappresentano la quo-
tidianità del nostro business”.
A centro pagina il
nuovo terminal coperto
e le auto in attesa di
imbarco sul ripristinato
piazzale di deposito. A
fondo pagina l’ingresso
ancora transennato e la
copertura del multipiano,
anch’essa destinata a
parcheggio
Pronto il terminal auto
dopo tsunami e incendi
Dopo 15 mesi di cantiere diventa operativo il park multipiano portuale