SAVONA IMPRESA
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F
orte interesse per l’in-
contro “Lean Manage-
ment – Migliorare per
crescere”, iniziativa organiz-
zata e promossa dal Gruppo
Giovani dell’Industria del-
la Provincia di Savona e dal
Comitato Provinciale Piccola
Industria dell’Unione Indu-
striali. Un seminario gratuito,
organizzato in collaborazione
con Praxi – Improving Perfor-
mance, che si è concentrato
su temi di particolare attua-
lità per il mondo dell’impresa.
Il “Lean Management”, vero
e proprio sistema per au-
mentare la competitività, è
oggi sempre più adottato dal-
le imprese, in un “viaggio”
di miglioramento e crescita
continui, con risultati più che
confortanti. Una trasforma-
zione silenziosa, un processo
“endogeno” guidato in prima
persona dagli imprenditori in
risposta alle sfide della globa-
lizzazione e alle drammatiche
implicazioni della crisi.
“La ricetta è quella di farsi le
domande giuste”, ha spiegato
Arnaldo Camuffo, professore
di Lean Management all’Uni-
versità Bocconi. Da un lato, il
lean thinking offre una serie
di metodologie, di strumenti
e di soluzioni per migliorare
la produttività, ma dall’altro è
anche una disciplina che con-
sente agli imprenditori di far-
si le domande giuste e quindi
di ridurre i rischi legati a fare
le cose sbagliate. Quindi, l’in-
trapresa di un processo di tra-
sformazione basato su questi
principi è anche e soprattutto
un percorso di cambiamento
della filosofia manageriale e
imprenditoriale.
Secondo Giorgio Possio, vice
presidente di Piccola Indu-
stria Confindustria, per la cre-
scita bisogna cercare un mix
di innovazione: “C’è certa-
mente una grande attenzione
all’innovazione tecnologica, in
particolare l’innovazione di-
gitale, ma questo deve essere
accompagnato da uno sguar-
do alla innovazione organiz-
zativa e gestionale. Perché i
due tipi di innovazione sono
fortemente sinergici”. Tra i re-
latori, anche Aldo Gallarà, re-
sponsabile di Blu Lean Praxi
Spa: “E’ indispensabile par-
tire dal vertice. Sicuramen-
te l’imprenditore, il top ma-
nager deve essere cosciente,
dev’essere la persona che
dà la spinta, il commitment,
ma è un coinvolgimento che
deve subito arrivare al livello
più operativo. I veri problemi
sono conosciuti da chi lavora
sul campo”.
Per Renato Abate, responsa-
bile del comitato di redazio-
ne de “L’Imprenditore”, serve
un impegno maggiore a livel-
lo di istituzioni nazionali. “Il
nostro Stato dovrebbe dare
all’imprenditore un’area di
intervento lean, più sempli-
ce”. Il lean management è co-
nosciuto già da tempo in casa
Schneider. Parola di Fabio Bo-
namassa, direttore dello sta-
bilimento Schneider Electric
di Cairo Montenotte: “Sono
più di 15 anni che Schnei-
der Electric promuove l’uti-
lizzo del lean manufacturing.
L’aspetto fondamentale è il
coinvolgimento del persona-
le. L’azienda già tempo riesce
ad avere una riduzione degli
sprechi intorno al 3-4% ogni
anno”. Soddisfazione da par-
te del presidente del Gruppo
Giovani dell’Industria di Savo-
naMattia Noberasco, organiz-
zatore e promotore dell’ini-
ziativa. “Sono molto contento
della partecipazione. Il tema è
interessante e l’occasione per
approfondire i contenuti è sta-
ta colta da molti”.
La rivoluzione
del “lean
management”
O
rganizzare iniziati-
ve di orientamen-
to e formazione che
possano mettere in relazio-
ne scelte individuali e sboc-
chi professionali. Va in questa
direzione l’esperienza unica a
livello provinciale sostenuta
da Unione Industriali e pro-
mosso da Data Consult S.r.l.,
una delle più importanti “sof-
tware house” della Liguria,
fornitore di oltre 900 profes-
sionisti ed imprese.
Il progetto è arrivato al tra-
guardo delle dieci edizio-
ni, rafforzando con continu-
ità un rilevante successo di
partecipazione e di risultati.
Quest’anno il coordinamen-
to delle lezioni è stato affida-
to al ragioniere Matteo Ma-
sala, responsabile education
dell’azienda.
Sono stati coinvolti 42 stu-
denti, coordinati da sei pro-
fessori, di 3 Istituti Tecnici
Commerciali (Itc “Boselli-Al-
berti” di Savona, “G. Falcone”
di Loano e Iss di Cairo Mon-
tenotte), che utilizzando nu-
merose postazioni informa-
tiche, attrezzate con i più
recenti programmi da Data
Consult, hanno frequentato
un percorso formativo di 65
ore sull’applicazione dei più
moderni Software TeamSy-
stem idonei alla gestione di
aziende e studi professionali.
L’iniziativa ha coinvolto dal-
la prima edizione circa 550
studenti di ragioneria e tro-
va un crescente riscontro in
quanto, attraverso un lavo-
ro impegnativo ed addizio-
nale rispetto ai programmi
didattici tradizionali, con-
sente a studenti e professori
un indispensabile aggiorna-
mento tecnico. “Un progetto
che rappresenta un brillante
esempio di come nel nostro
territorio vi sia una grande
tradizione di collaborazione
tra mondo dell’istruzione ed
imprese” spiega Pierangelo
Olivieri, amministratore de-
legato di Data Consult.
A conclusione del Proget-
to sono stati consegnati gli
attestati agli studenti delle
quarte e quinte che hanno
partecipato all’iniziativa e
superato la prova di idonei-
tà. Un attestato con il quale i
giovani potranno arricchire
il proprio curriculum a ga-
ranzia delle capacità acqui-
site con il proprio impegno. I
giovani coinvolti nel proget-
to: Martina Calcagno, Marti-
na Caviglia, Giulia Ferrara,
Anna Giusto, Laura Giusto,
Vittoria Giusto, Andrea In-
corvaia, Luca Lamazzi, Leo-
nida Lleshi, Asjana Muka, Bri-
gitte Najarro, Aurora Simone,
Piercamillo Vadalà, Martina
Bellotoma, Raffaella Biffa-
ro, Luca Bollorino, Lorenza
Bruzzone, Paulina Castella-
nos, Hind Daghay, Luca Ebe,
Francesca Gaibisso, Anna
Gelsomino, Gianfelice Mol-
lo, Micaela Parodi, Martina
Rosa, Ilaria Rovere, Gina So-
arice, Diego Tedesco, Silvia
Tono e Gianluca Zunino.
In dieci anni Data Consult
ha formato 550 ragionieri
La cerimonia
di fine corso
all’Unione
Industriali di
Savona con
la consegna
degli attestati ai
futuri ragionieri
informatici