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SAVONA
I
l primo settembre, a po-
che ore dalla pubblicazio-
ne sulla Gazzetta Ufficiale
del decretodi riformadei porti,
il presidente della Regione Li-
guria, Giovanni Toti, ha scritto
al ministro dei Trasporti Gra-
ziano Delrio per chiedere che
sia mantenuta l’autonomia fi-
nanziaria ed amministrativa
dell’Autorità Portuale di Sa-
vona per un periodo pari a
36 mesi, come previsto dallo
stesso decreto, “al fine di assi-
curare il corretto e tempestivo
completamento delle impor-
tanti iniziative infrastrutturali”
in corso. Va sottolineato come
nei bacini di Savona e di Vado
Ligure siano in fase di esecu-
zione o programmati nell’arco
dei prossimi quattro anni in-
terventi per circa 850 milioni
di euro. Dovrà essere il mini-
stro a proporre al presidente
del Consiglio il mantenimento
temporaneo dell’autonomia
finanziaria ed amministrativa
dell’Authority che, sulla base
della nuova architettura del-
la portualità, dovrà transitare,
dopolasuasoppressione,sotto
la competenzadellanuovaAu-
torità di Sistema Portuale del
Mar Ligure Occidentale, assie-
me a Genova.
La nota del presidente Toti
sottolinea che il più importan-
te motore dell’economia del-
la provincia di Savona è il suo
porto, uno fra i principali scali
italiani, che occupa una posi-
zionepreminentenelMediter-
raneo per traffici specializza-
ti come le crociere e l’import
di frutta.
Un ruolo che è fondato sugli
elementi di forza propri del
sistema logistico portuale sa-
vonese, a partire dai fondali
profondi naturali, che consen-
tono di realizzare banchine
idonee ad ospitare navi di ul-
tima generazione senzaneces-
sità di dragaggi. Ma anche da
efficienti infrastrutture di col-
legamento verso l’hinterland
ed i corridoi multimodali eu-
ropei quali le linee ferroviarie
di valico verso la Pianura Pa-
dana (Torino ed Alessandria)
scariche di traffico passegge-
ri, con ampi margini di capa-
cità residua (fino a 30 coppie
di treni/giorno), da subito uti-
lizzabili per il trasporto di tre-
ni di 450mdi lunghezza senza
bisogno di interventi e con po-
tenzialità ulteriormente incre-
mentabili (oltre 80 coppie di
treni/giorno) mediante sem-
plicimiglioramenti del sistema
di segnalamento e di organiz-
zazione degli incroci. Rete che
si completa con i collegamen-
ti autostradali di penetrazione
e con la disponibilità di infra-
strutture intermodali e logisti-
che e di aree di riconversione
industriale utilizzabili per at-
tività sulle merci nell’imme-
diato retroporto di Vado Ligu-
re (tra cui l’interporto VIO) e
lungo gli assi multimodali ver-
so l’hinterland: Val Bormida
(Ferrania, Cairo Montenotte,
Cengio), Cuneese (Mondovì),
Torinese (interporto Sito),
Alessandrino (polo intermoda-
le di Rivalta/Tortona). Oltre a
vari interventi previsti dal Pia-
noRegolatore e da altre inizia-
tive a cura di operatori privati
(investimenti che si aggirano
intorno ai 500milioni di euro),
l’Autorità Portuale di Savona
ha in corso di realizzazione la
più importante opera maritti-
ma a livello nazionale: la nuo-
vapiattaformamultifunzionale
di Vado Ligure. L’opera ospi-
terà un terminal container in
acque profonde, e si inserisce
in un complesso di interventi,
pubblici e privati, di carattere
marittimo, intermodale, logi-
stico, ambientale, energetico
ed urbanistico che fanno per-
no su tale progetto, definendo
un vero e proprio piano di svi-
luppo di area vasta che coin-
volge anche i territori collocati
lungo gli assi di collegamento
aimercati di destinazionedelle
merci. Aquesta iniziativa sono
infatti legate le più importanti
prospettive di rilancio del ter-
ritorioprovinciale che, nel cor-
sodegli ultimi 30anni, ha visto
svanire la sua lunga tradizione
industriale (con gravissime ri-
percussioni sotto il profilo oc-
cupazionale) edoggi intravede
nella logistica la sua maggiore
potenzialità di ripresa.
Il sistema portuale e logistico
che si sta realizzando costitui-
ràpertantounelemento ingra-
do di agevolare la competitivi-
tà delle imprese, rendendopiù
efficiente, in termini di tempi
e costi, il collegamento con i
mercati d’oltremare.
I nuovi flussi di traffico attra-
verso il porto genereranno
inoltre una richiesta di servizi
allemerci che potrà trovare ri-
spostanegli spazi che i territori
saranno ingradodi renderedi-
sponibili, favorendo l’insedia-
mento di attività a valore ag-
giunto, in linea con le tendenze
della moderna distribuzione.
Per questi motivi, l’iniziati-
va costituisce un’opportunità
di grande rilievo anche per i
territori limitrofi. Il progetto
di Vado Ligure risulta infat-
ti inserito nei piani di svilup-
po territoriale di realtà quali
la Regione Piemonte (Piano
Regionale per la Logistica), la
provincia di Cuneo (progetto
Sistema, studioper lo sviluppo
della piattaforma logistica di
Mondovì), laprovinciadi Ales-
sandria (SLALA – Masterplan
dellaLogisticadelNordOvest).
Dal puntodi vista regionale, in
linea con le politiche della Re-
gione Liguria, il nuovo termi-
nal container andrà a raf-
forzare il sistema dei
porti liguri, comple-
tando l’offerta di-
sponibile con
un impianto
gateway
ada t -
to ad
ospitare
le nuove ge-
nerazioni di navi,
di dimensione sempre
crescente, in termini di fon-
dali eproduttivitàdi banchina,
e proiettato verso il mercato
del sud Europa attraverso un
efficiente ed indipendente ser-
vizio ferroviario.
Lacoperturafinanziariadell’in-
tervento (per complessivi 450
milioni di euro) è garantita per
due terzi dal Governo italiano
(attraversovariprovvedimenti
legislativi ed amministrativi) e
per un terzo dal soggetto pro-
motore,cosìriepilogata:inpar-
ticolare, per quanto riguarda i
fondi resi disponibili con il De-
creton. 43/2013, la sommaas-
segnataall’AutoritàPortualedi
Savona deriva dalla revoca dei
finanziamentiprecedentemen-
teconcessialleAutoritàPortua-
li di Livorno, La Spezia, Taran-
to, Cagliari, BrindisieMarinadi
Carrara,permancatapubblica-
zione dei bandi di gara relativi
alle opere finanziate.
Tre anni
per mettere
in sicurezza
imprese e investimenti
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